Ottobre – Dicembre 2023

Fèsta

#teatro #musica #danza #incontri

a cura di E Production

28.10.23 #musica

Club Adriatico

Festa di Apertura

H23 Piteco Club (Via Faentina Nord 80, Russi)

Line-up: Batu, Ploy, Oli XL

BIGLIETTERIA
Prevendita su DICE

11.11.23 #teatro

Discorso delle Dorotke

Reading per due sorelle

Tostacarusa

H 21 Ridotto del Teatro Rasi (Via di Roma 39, Ravenna)

con Aura Ghezzi e Tolja Djokovic
drammaturgia e regia Tolja Djokovic
consulenza musicale Federica Raja
immagine di locandina Aura Ghezzi
un progetto di tostacarusa
con il sostegno di E Production e di Z.I.A. – Zona Indipendente Artistica

Discorso delle Dorotke – reading per due sorelle offre un viaggio poetico e crudo intorno al tortuoso tema dell’essere sorelle. In gioco ci sono due voci, in una situazione di spoliazione e mancanza, in cui tutto quello che hanno sono le parole che attraversano. La messa in scena, scabra ed essenziale, lascia che siano le parole di un discorso labirintico a costruire le immagini, a modificare il tempo e lo spazio mentre le due donne raccontano una storia di simbiosi, di ricerca della propria identità, di separazione e di crescita, cercando il bandolo della loro matassa nelle fiabe popolari, nel mito classico, nel repertorio biblico, fino ad arrivare alle narrazioni più moderne.

Il lavoro è inserito nel percorso Con la lingua sulla lama, che nasce dall’incontro con il patrimonio folklorico delle fiabe europee e terrà impegnate le artiste tra il 2023 e il 2024. Nel biennio è in programmazione una costellazione di progetti che adottano differenti formati per approfondire il tema della fiaba come genere e come modello performativo e portare avanti un’indagine sul rapporto del mondo contemporaneo con la pratica del racconto.

BIGLIETTERIA
Biglietto intero € 12, ridotto € 10 (under 30 3 over 65)
Prevendita su DICE

16.11.23 #incontro

La  bomba

Ravenna nei romanzi di Alberto Cassani

H 18 Teatro Rasi (Via di Roma 39, Ravenna).
A seguire, aperitivo offerto da Fèsta e da Ravenna Teatro

In dialogo con l’autore Marco Martinelli, Fausto Piazza, Fabio Sbaraglia, Ivan Simonini.
Conduce Alberto Marchesani.

C’è una città di provincia. E c’è una sindaca, una donna giovane, single e di origini straniere. In tempi normali nulla turberebbe l’ordinario corso delle cose: ognuno continuerebbe a pensare ai fatti propri e la politica a gestire il potere secondo rituali consolidati. Ma qualcosa si è rotto nel normale scorrere degli eventi. È in quel preciso momento che la minaccia della bomba fa la sua irruzione. Tutto parte da alcuni messaggi anonimi rivolti alla sindaca, con cui un aspirante bombarolo lancia un ultimatum: la sindaca ha 30 giorni per decidere, o si ritira dalla politica o la bomba scoppia. Sembra uno scherzo, ma non lo è. Anzi, col passare dei giorni, la faccenda cresce a dismisura. In breve tempo, accanto a ineffabili politici di provincia, entrano in gioco colossi economici, gang criminali e gruppi di estremisti. In un clima di odio, rabbia e violenza, nel quale i secondi fini della politica fanno i conti coi condizionamenti dell’economia, la sindaca può contare solo sull’aiuto del professor Carlo Fabbri, un insegnante di mezza età con solidi princìpi e scarse ambizioni, che per i casi della vita è anche il segretario locale del suo partito.

INGRESSO LIBERO

16.11.23 #teatro

Entertainment

Una commedia in cui tutto è possibile

Menoventi / Le Città Visibili

H 21 Teatro Rasi (Via di Roma 39, Ravenna)

di Ivan Vyrypaev
con Tamara Balducci e Francesco Pennacchia
regia Gianni Farina
traduzione Teodoro Bonci del Bene
immagine Magda Guidi
voice over Consuelo Battiston
tecnica Francesco Nistri e Luca Telleschi
organizzazione Maria Donnoli, Marco Molduzzi, Martina Barison, Francesca Volpato
produzione Le Città Visibili, E production/Menoventi
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Faenza
Si ringraziano l’associazione L’Attoscuro e il Comune di Montescudo – Monte Colombo
Foto: Ilaria Scarpa

Ora non vedo più né Steven né Margot, vedo solo due attori che limonano davanti a tutti.

Una donna e un uomo vanno a teatro per assistere a uno spettacolo che li porta a interrogarsi sull’intima natura dell’intrattenimento. Spettatori attenti e curiosi, condividono e commentano le loro intuizioni sulle regole della finzione teatrale e sul rapporto che intercorre tra i fantasmi che popolano il palcoscenico, senza riuscire a individuare un netto confine tra l’attore e il personaggio.

Si può amare qualcuno che non c’è?

Reiterando questa domanda, il testo di Vyrypaev ci accompagna ai confini della rappresentazione; Entertainment indica un meridiano non segnato sulla carta della realtà, un ambiente in cui attori, spettatori e personaggi innescano un cortocircuito che confonde i ruoli: senza di te io non esisto.

Il varco per entrare nel gioco delle parti viene aperto dall’amore, forza generatrice che unisce i giocatori e confonde gli scenari; l’amore ha il potere di cambiare la funzione dei partecipanti per prepararli a prendere sul serio l’intrattenimento in corso.

BIGLIETTERIA
Biglietto intero € 12, ridotto € 10 (under 30 3 over 65)
prevendita sul circuito Vivaticket oppure presso la biglietteria del teatro la sera stessa o prenotando al n. 333.7605760

28-29-30.11.23 #danza

[ph. Luca Del Pia]

THEM – Immagine in movimento

gruppo nanou

MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna (Via di Roma 13, Ravenna)

28.11 – repliche h. 16, 16.30, 17
29.11 – repliche h. 19, 19.30
30.11 – repliche h. 16, 16.30, 17

Coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
Con Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Andrea Dionisi
Scene e luci Marco Valerio Amico
Camera mobile Rhuena Bracci
Produzione Nanou Associazione Culturale
Sostegno E Production
Premi Progetto vincitore di RESIDENZE DIGITALI a cura di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in collaborazione con AMAT, Fondazione Romaeuropa, Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a vapore, Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto-Teatro Dimora / La Corte Ospitale), Teatro della Tosse, Zona K
Contributo MIC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna

THEM è un duetto installativo che si relaziona con la videocamera e l’opportunità di moltiplicazione prospettica della visione grazie alla riproduzione audiovisiva in tempo reale.

Vincitore del premio Residenze Digitali 2022, THEM definisce la sua forma “in presenza” mantenendo salda l’esperienza fatta con la video ripresa e la fruizione in live streaming.
Riflettendo sull’uso del video, da sempre curiosi di mezzi e modi per indagare il linguaggio coreografico, proseguendo la ricerca e la relazione con il linguaggio cinematografico e visivo che contraddistingue l’operato di Nanou, la compagnia indaga l’uso del video in scena per sperimentare modalità di ripresa attraverso l’uso di action cam e trasformare la ripresa video in azione coreutica.
L’installazione coreografica è una sequenza interpretata da due danzatori, ripetuta e riscoperta per 3 volte e osservata, sempre con occhio nuovo, dalla video camera a mano gestita dalla coreografa Rhuena Bracci, anch’essa in scena.
La scena si presenta come un territorio circolare, osservabile da qualsiasi fronte.
La connotazione è quella di una performance in uno spazio museale di arte visiva e contemporanea. L’immagine viene proposta come azione per determinare una immersività nella coreografia.
I tre televisori riproducono in tempo reale la coreografia moltiplicando la prospettiva e sperimentando la visione attraverso una riscrittura dello spazio in una diversa unità temporale.

BIGLIETTERIA
Biglietto ingresso al Museo € 3 + biglietto spettacolo € 3

29.11.23 #incontro

Specie di spazi

gruppo nanou + Francesca Serrazanetti

H 18 MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna (Via di Roma 13, Ravenna)

Dialogo tra l’Arch. Francesca Serrazanetti e il coreografo Marco Valerio Amico sul rapporto tra architettura e coreografia.

BIGLIETTERIA
Biglietto ingresso al Museo € 3

29.11.23 #djset

Bruno Dorella

Bruno Dorella

H 19 MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna (Via di Roma 13, Ravenna)

BIGLIETTERIA
Biglietto ingresso al Museo € 3

05-06.12.23 #videoinstallazione + #audioinstallazione

Bluemotion

Hold your own/Tiresias B side – Istantanee dai molti passati +
Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta – Un diario da ascoltare un cuffia

H 16.30 il 5 /12 e H 15 il 6/12 MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna (Via di Roma 13, Ravenna)

BIGLIETTERIA
Biglietto installazione € 1 + ingresso al Museo € 5

Hold your own/Tiresias B side – Istantanee dai molti passati

Un progetto video di Bluemotion
dal testo di Kae Tempest, traduzione di Riccardo Duranti
regia, drammaturgia e video Giorgina Pi
con Gabriele Portoghese e Giulia Weber
ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai
luci Andrea Gallo
produzione Angelo Mai/Bluemotion

Hold your own/Tiresias B side – Istantanee dai molti passati

“Non si impara. Si ricorda.” Kae Tempest

“Il lavoro sulla figura di Tiresia continua. Il nostro spettacolo Tiresias è tratto dal poemetto iniziale del libro Hold your own/Resta te stessa. Vi è poi nel volume una seconda parte. Se nella prima, tutto d’un fiato, viene ripercorsa la vicenda delle tante vite di Tiresia all’interno della sua lunga vita, qui si respira profondo e con la lente che ingigantisce le piccole cose si assaporano, i dettagli, si ingrandiscono gli istanti. Infanzia, vita di donna, vita da uomo e cecità sono i quattro quadri in cui si muovono queste poesie. A tratti sembra di lavorare ancora sui materiali di Tiresias, sulle parti poi escluse per essere accolte altrove. Si scorgono le intelaiature di nuove forme pur appartenenti allo slancio del poemetto iniziale e ci si perde dentro, così come nelle suadenti e dolorose pagine in cui ci si immerge nel dono intimo di un diario. Un lato b del nostro viaggio sul veggente dalle tante vite, sulla donna che non ha mai smesso di essere, sullo sguardo mai perduto, su Tiresia che continua a parlarci.” Giorgina Pi

Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta – Un diario da ascoltare un cuffia.

“Da quando ho iniziato ad amare Kae Tempest la mia vita si è riempita ulteriormente di suoni. I loro e i miei. La mia immaginazione è una sfera irregolare che prende spesso forma tra note, orchestrazioni e voci. Lingue lontane e voci care, pianoforti amati e suoni elettronici e sempre la poesia – sempre! – mi permettono di rimanere altrove, segretamente commossa quando il mondo rischia di farmi troppo male. Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta. è un abbraccio di minuti intimi, da ascoltare in cuffia, un diario audio di quello che ho vissuto in questi anni immersa nel mondo di Tempest. Piccole gemme di pianti e rinascite di un momento inaspettato dove cose trovate per terra diventavano tesori. È un augurio di rinascita infinita, un atto di gratitudine all’invisibile. Hold your own!” Giorgina Pi

12.12.23 #incontro

[ph. Salvatore Laurenzana]

Il teatro dentro la storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla Pandemia

Rodolfo Sacchettini

H 18 Sala Mandiaye N’Diaye Teatro Rasi (via Roma 39, Ravenna)

In dialogo con l’autore Maddalena Giovannelli, critica teatrale de Il Sole 24 Ore e di Stratagemmi.

Come si calano le opere dentro gli avvenimenti della storia? In che senso ciò che accade nel loro tempo incide e condiziona le forme artistiche, i temi e i contenuti degli spettacoli? Si possono individuare delle linee linguistiche comuni nel modo in cui il teatro, consciamente o inconsciamente, ha tradotto sulla scena le trasformazioni e le contraddizioni del nostro complicato presente?

Rodolfo Sacchettini è critico teatrale e si occupa di letteratura e radio. Collabora con l’Enciclopedia Treccani, con Radio3Rai Rete Toscana Classica, con Doppiozero. Tra i suoi libri L’oscuro rovescio, (SEF, 2006), La radiofonica arte invisibile (Titivillus, 2011), Scrittori alla radio (Fup, 2018) e Cento storie sul filo della memoria. Il “Nuovo Teatro” in Italia negli anni ’70 (Titivillus, 2017).

Maddalena Giovannelli, critica teatrale del Sole24ore e di Stratagemmi, insegna all’Università della Svizzera Italiana (Lugano). Tra i suoi libri Aristofane nostro contemporaneo (Carocci 2018), e Il pubblico in danza. Comunità, memorie, dispositivi con Lorenzo Conti e Francesca Serrazanetti (Scalpendi 2019).

INGRESSO GRATUITO

12-13.12.23 #teatro

[ph. Asia Ludovica Serpe]

Maternità

Fanny & Alexander

H 21 Ridotto del Teatro Rasi (via Roma 39, Ravenna)

tratto dal racconto di Sheila Heti (traduzione Martina Testa, Sellerio editore, 2019)
drammaturgia, costumi Chiara Lagani
regia, luci, progetto sonoro Luigi De Angelis
con Chiara Lagani
artwork Eleanor Shakespeare architettura software multiscelta, cura del suono, supervisione tecnica Vincenzo Scorza
organizzazione, promozione Maria Donnoli, Marco Molduzzi, Martina Barison, Francesca Volpato
produzione E Production / Fanny & Alexander
grazie a Ateliersi, Giovanni Cavalcoli, Silvia Veroli

In Maternità, tratto dal racconto di Sheila Heti, una donna si chiede, di fronte al pubblico seduto davanti a lei, cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio. Non si tratta di un monologo, ma di una strana specie di dialogo, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso. Di fronte alle domande più difficili Sheila si rivolge alle persone in sala a cui è stato dato un piccolo telecomando con cui rispondere ai suoi quesiti. Le risposte si proiettano a ritmo incalzante su uno schermo sospeso sulla scena in un oppressivo codice binario: tutto è sì, oppure no, tutto è bianco, oppure nero. Sì e no è il timbro di un accanimento, di un’ostinazione, di una strana slabbratura dell’anima della protagonista che, mentre si interroga con ironia e ferocia su una questione così nodale, tende il ragionamento fino all’eccesso infrangendo a tratti il velo del pudore e portandoci a riflettere sul valore della scelta.

Il dialogo col pubblico oscilla tra immedesimazione e giudizio proiettando sul testo una serie di interrogativi intimi e comuni su temi da sempre controversi.

BIGLIETTERIA
Biglietto intero € 12, ridotto € 10 (under 30 3 over 65)
prevendita sul circuito Vivaticket oppure presso la biglietteria del teatro la sera stessa o prenotando al n. 333.7605760

13.12.23 #incontro

[artwork Eleanor Shakespeare]

A proposito di Maternità

Nadia Terranova, Simona Vinci, Chiara Lagani

coordina Lisa Bentini

H 17.30 Biblioteca Classense, Sala Dantesca (via A. Baccarini, 3 Ravenna)

in collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense

Immaginiamo un incontro largo e circolare a partire da alcuni libri sul tema della maternità. L’incontro è stato pensato assieme alla Biblioteca Classense in occasione della presentazione ravennate di Maternità, lo spettacolo che Fanny & Alexander ha tratto dall’omonimo romanzo di Sheila Heti (Sellerio 2019) in cui una donna alla soglia dei quarant’anni si interroga insistentemente sulla possibilità di avere o meno un figlio. Alle domande più difficili l’autrice risponde lanciando i dadi e interrogando l’I Ching. Questo procedimento innesca a poco a poco una serie di altri temi, che affiorano progressivamente nelle pagine del libro, così come nello spettacolo: il tabù, la scelta, il caso, il destino, la forza e la bellezza della vita.

«È un buon punto di partenza?
no
Troppo largo?

Potrei includere il concetto di anima del tempo?
no
Dovrei provare a spiegare le ragioni per cui ho deciso di parlare di maternità?

Va bene, sarà uno degli argomenti. Magari non dovrei usare la parola “spiegare”, o forse dovrei dire che occorre spiegarlo prima di tutto a me stessa, non agli altri. Così va meglio?
no
Forse incarnarlo invece che spiegarlo?
»

(Sheila Heti, Maternità)

Nadia Terranova, scrittrice, traduttrice, curatrice, esperta di letteratura per l’infanzia. Tra i suoi romanzi: Gli anni al contrario (2015), Addio fantasmi (2018), Trema la notte (2022).

Collabora con varie testate tra cui La Repubblica, Il Foglio, Tuttolibri e Linkiesta; è curatrice di K, la rivista letteraria de Linkiesta.

Simona Vinci, scrittrice e traduttrice. Tra i suoi romanzi: Dei bambini non si sa niente (1997), Come prima delle madri (2003), Stanza 411 (2006), Strada Provinciale Tre (2007), Nel bianco (2008), La prima verità (2016), Parla, mia paura (2017), L’altra casa (2021). Collabora con vari quotidiani nazionali e fa parte della redazione di Incubatoio 16, rivista di letteratura in embrione.

Chiara Lagani, attrice, drammaturga e traduttrice, scrive i testi originali degli spettacoli di Fanny & Alexander, gruppo teatrale fondato a Ravenna assieme a Luigi De Angelis nel 1992.

Lisa Bentini, docente di lettere, scrive sulle pagine culturali del Manifesto, sulla rivista online Limina, sul Blog della casa editrice Topipittori e su Maremosso.

17.12.23 #teatro

Trilogia della Città di K

Federica Fracassi e Fanny & Alexander

H 10* partenza da Ravenna verso il Piccolo Teatro (Milano)

un progetto di Federica Fracassi e Fanny & Alexander tratto dal libro omonimo di Agota Kristof
adattamento e drammaturgia Chiara Lagani
regia, scene, luci, video Luigi De Angelis
costumi Gianluca Sbicca
musiche e sound design Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio
allestimento multimediale Michele Mescalchin
scultura di scena Nicola Fagnani
con Federica Fracassi nel ruolo di Agota Kristóf
e con (in ordine alfabetico) Andrea Argentieri, Consuelo Battiston, Alessandro Berti, Lorenzo Gleijeses
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

«In principio era la lingua. E la lingua era una sola. Oggetti, cose, sentimenti, colori, sogni, lettere, libri, giornali, erano la lingua. Non avrei mai immaginato che potesse esistere un’altra lingua, che un essere umano potesse pronunciare parole che non sarei riuscita a capire. Perché mai avrebbe dovuto farlo? Per quale motivo?». (A. Kristof)

In uno spazio circolare vuoto avanza una donna. Ha un accento straniero. Parla adagio. Racconta una fiaba nera di innocenza e malvagità. È la storia della sua vita?

In una frontiera di una delle tante guerre, due gemelli sono affidati dalla madre alla nonna, che è per loro una sconosciuta, una strega, un’assassina. Questa storia parla del loro legame, del loro trauma, del loro mentirsi, del loro perdersi nel grande quaderno di un mondo scritto in una lingua incomprensibile. La serie progressiva di personaggi che si moltiplicano con ritmo implacabile assume l’aspetto di strane carte: pannelli animati che traducono la scena del teatro mentale della narratrice. Il racconto si popola di purezza e atrocità, esseri guasti descritti con chirurgica esattezza. Sono le azioni, i piccoli gesti maniacali a definire le presenze. Quattro figure arcane, vicine alla straniera nello spazio della scena, prestano voce e corpo, a poco a poco e assieme a lei, a tutti i personaggi della storia muovendo i primi passi nel mondo che la vicenda rappresenta: uno strano inferno familiare, al contempo quotidiano e impossibile, concreto e astratto, degradato e nobile, crudele e innocente. Nel gioco raffinato degli sdoppiamenti alla fine risulta difficile credere a chiunque: ogni cosa può essere da sempre una menzogna.

«Non si può spiegare tutto, non fa bene. Sull’esilio, sulla morte, sul dolore non c’è molto da dire. Sono fatti. Tutto qui.» (A.K.)

BIGLIETTERIA
In collaborazione con Ravenna Teatro – La Stagione dei Teatri.
Viaggio in pullman da Ravenna a Milano (partenza ore 10 – luogo da definire; rientro entro le 22.30).
Quota pullman per il Piccolo Teatro di Milano + ingresso spettacolo € 60.
Prenotazioni a Ravenna Teatro entro il 6 dicembre
mail info@ravennateatro.com o tel. 0544 36239

23.12.23 #musica

Club Adriatico

10 anni di Club Adriatico

H 23 Artificerie Almagià (via dell’Almagià 2, Ravenna)

Line-up #comingsoon

BIGLIETTERIA
Prevendita su DICE

FÈSTA 2023 teatro, musica, danza, incontri
a cura di E Production

in collaborazione con
Istituzione Biblioteca Classense, MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, Ravenna Teatro, Nanou Associazione Culturale

con il contributo di
Ministero della Cultura, Regione Emilia – Romagna, Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, La Bcc – ravennate, forlivese e imolese